Milano - Leonardo in mostra al Castello Sforzesco


Il Sole 24 Ore - 16 Gennaio 2008
di Francesco Prisco

A Milano in mostra il Leonardo studioso delle proporzioni e teorico della pittura.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Parte della grandezza di Leonardo da Vinci risiede in tutta probabilità nel suo essere inscindibilmente artista e uomo di scienze, libero pensatore e tecnologo, profondo osservatore della natura ma anche sperimentatore di nuove soluzioni espressive. La non comune capacità di riprodurre la realtà attraverso le arti gli servì come strumento di ricerca scientifica e, ancora, la conoscenza dell'anatomia umana ed animale si rivelò un tratto distintivo della sua pittura.

Il percorso incrociato del Leonardo artista e del Leonardo uomo di scienze è al centro della mostra "Leonardo - Dagli studi di proporzioni al Trattato della pittura" in programma a Milano, nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco, fino al 2 marzo.


L'incomparabile ingegno del Rinascimento italiano dedicò numerosi capitoli del suo volume sull'arte pittorica alle proporzioni delle membra umane, alla "membrificazione" degli animali e al loro moto anche attraverso descrizioni di battaglie e di cavalli in lotta.

E' dunque partendo dal Trattato della pittura e da un selezionatissimo numero di disegni di Leonardo sulla figura umana e sul cavallo che l'esposizione accoglie il visitatore.

Si parte da un disegno del genio di Vinci sulle proporzioni del cavallo, eccezionalmente concesso in prestito dalle Collezioni Reali di Windsor, un suo studio per il Monumento equestre a Francesco Sforza della Biblioteca Ambrosiana di Milano, un disegno raffigurante un busto di uomo visto di profilo con schema per le misure della testa umana, sempre di Leonardo, conservato dalle raccolte delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, il disegno per una "Leda" delle Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco, attribuito a Leonardo e ancora da un disegno del Verrocchio sul proporzionamento del cavallo proveniente dal Metropolitan Museum di New York.

Ed è proprio l'occasione della progettazione del Monumento equestre a Francesco Sforza che fornisce a Leonardo lo stimolo per applicare al cavallo gli schemi e i metodi di rilevazione già sperimentati per il corpo umano. L'approccio è eminentemente scientifico, proprio di un attento conoscitore dell'anatomia che non esitava a sperimentare sul campo gli argomenti oggetto delle sue riflessioni.

Questi stessi studi sulla divisione modulare dei corpi saranno tenuti presenti anche da Albrecht DÃŒrer, del quale è presente in mostra uno studio per un cavallo al trotto, dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Viene poi eccezionalmente presentato anche un "modello" del cavallo attribuito allo stesso Leonardo proveniente da una collezione privata, mai esposto prima d'ora.

Segue un gruppo di rarissimi scritti apografi risalenti a Cinquecento e Seicento del Trattato leonardesco (alcuni messi a disposizione dall'Ente Raccolta Vinciana del Castello Sforzesco e di proprietà privata) illustrati da bellissimi disegni "stenografici", tra cui tre Poussin (dall'Ambrosiana di Milano), miniature di epoca sforzesca riproducenti il "gran cavallo" di Milano e una quarantina di edizioni a stampa del testo vinciano (dalle prime edizioni pubblicate a Parigi nel 1651 a quelle sei-settecentesche, alcune delle quali molto rare, talvolta corredate da incisioni su disegni di Stefano della Bella e non presenti in fondi librari pubblici, a quelle ottocentesche, in gran parte provenienti dai fondi antichi dell'Ente Raccolta Vinciana e da collezioni private) che danno la misura dell'enorme fortuna goduta dal testo e dai disegni di Leonardo fino alle soglie dell'età contemporanea.

La mostra è arricchita da incisioni riproduzioni e fac-simili, fino a includere disegni e incisioni originali di Antonio Canova e stampe di Giuseppe Bossi con i quali il tema delle proporzioni umane e del cavallo viene riproposto, sulla scorta di Leonardo, in pieno clima neoclassico. La mostra è allestita nella Sala delle Asse che conserva pitture murali di Leonardo. La decorazione pittorica della volta, commissionata da Ludovico il Moro, fu progettata infatti dallo stesso Maestro fiorentino che ideò un complesso e originale sistema decorativo formato dai rami fioriti e fittamente intrecciati di sedici alberi ai quali si annoda, con un gioco prezioso, una corda d'oro. A Milano cornice più appropriata, per una mostra sul genio di Vinci, probabilmente non si poteva scegliere.

"Leonardo. Dagli studi di proporzioni al Trattato della pittura"
Milano, Castello Sforzesco

dal 7 dicembre 2007 al 2 marzo 2008

A cura di Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, Martin Kemp

Orari:
lunedì dalle 14.30 alle 19.30;
martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30;
giovedì dalle 9.30 alle 22.30.

Biglietti: euro 6 Intero; euro 4 ridotto

Catalogo: Electa

Per informazioni: 02 6597728

Sito web: www.adartem.it


Articolo tratto da: albertomoglioni.com - Il portale su Leonardo e non solo - http://www.albertomoglioni.com/
URL di riferimento: http://www.albertomoglioni.com//index.php?mod=read&id=1200525162